Curiosità
San Valentino e Prosecco: Vino & Amore
Amore & Vino: un connubio che, da secoli, ha conquistato un posto speciale nel cuore degli Uomini. Un’unione che spesso si è tradotta in poesia, decantata in massime e aforismi.
Omero scrisse: “Vino pazzo che suole spingere anche l’uomo molto saggio a intonare una canzone, e a ridere di gusto, e lo manda su a danzare, e lascia sfuggire qualche parola che era meglio tacere”: quasi una sorta di motore propulsore.
Confermava il medesimo pensiero anche Euripide, il quale in più aggiungeva: “E dove non è vino non è amore; né alcun altro diletto hanno i mortali”, sottolineando, così, lo stretto legame che intercorre fra vino e sentimento.
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Vino: storia del nettare degli dei
Il vino è arrivato ai giorni nostri come una delle bevande più presenti sulle tavole italiane e vanta una lunga storia iniziata migliaia di anni fa. I vitigni antichi e le prime pratiche di vinificazione della storia risalgono alle popolazioni della Mosopotamia. Il vino a consolidò il proprio ruolo nella società molto velocemente. Nell’antico Egitto alcune anfore contenenti vini naturali fecero parte del corredo funebre del re Tutankamon. Su questi contenitori venivano indicate la zona di produzione e l’annata del prodotto.
La “venerazione”, il culto per i vini antichi si diffuse in modo capillare e dal popolo egiziano venne tramandato poi agli Ebrei, agli Arabi e ai Greci. Fu proprio nell’antica Grecia che questo nettare da tavola assunse un ruolo “divino”, grazie a Dionisio, divinità che i greci dedicarono al vino.
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Carnevale e Prosecco: accoppiata vincente!
Il Carnevale si sta avvicinando ed insieme alle sfilate in piazza e alla feste in maschera è consuetudine festeggiare questa ricorrenza con una serie di prelibatezze che invadono le tavole degli italiani proprio durante questa festività. Sono soprattutto i dolci a fare la parte del leone nelle cucine delle famiglie italiane e nelle attività gastronomiche delle nostre città. Leggi
Spumante a Natale
Stanno arrivando le feste, non si può parlare di Natale senza nominare la cena della Vigilia o il pranzo natalizio.
Per un brindisi davvero speciale non possiamo dimenticare di mettere in tavola una bottiglia di Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Val d’Oca.
Oltre 7 milioni di bottiglie di Prosecco vengono acquistate all’estero ogni anno, è uno spumante che rallegra i pranzi di italiani ma anche di americani, tedeschi ed inglesi.
È un vino leggermente aromatico, con profumi inerbanti, delicati ed armonici. Leggi
La Strada del Prosecco
La Strada del Prosecco di Valdobbiadene è l’erede diretta della prima strada enologica italiana, datata 1966 che attraverso un percorso di 33 chilometri si snodava tra i vigneti di Conegliano e Valdobbiadene. L’attuale tracciato, di 120 chilometri, ancor oggi attraversa una terra facoltosa a donare quel succo d’uva che testimonia le fatiche, gli umori e il carattere del luogo. Terra baciata dalla luce, dalla varietà geografica che ospita molte testimonianze artistiche e culturali .Il visitatore potrà così incontrare il vino del territorio sperimentando i legami con la tipicità enogastronomica , la tradizione, l’arte e la storia. Leggi
Storia dello Spritz
Stuzzicante e colorato, simbolo di relax e di socialità, lo Spritz, aperitivo a base di Prosecco più bevuto, non è più soltanto esclusiva del Triveneto ma, grazie anche al sostegno di campagne pubblicitarie che ne hanno promosso la diffusione, è oggi conosciuto ed apprezzato a livello nazionale. E non solo.
Non è dato conoscere le origini di questa particolare bevanda, che in origine era essenzialmente prodotta attraverso la mescolanza di acqua frizzante e semplice vino bianco, anche se le sue prime realizzazioni sono legate alla presenza dell’impero austro-ungarico nell’Italia settentrionale. Leggi
Prosecco: dalla vendemmia al bicchiere
Il periodo di vendemmia del Prosecco qui a Valdobbiadene varia da fine Agosto a inizio Ottobre.
Il periodo è molto influenzato dai differenti fattori climatici che permettono la maturazione ottimale dei grappoli ed il giusto rapporto tra gli zuccheri, responsabili del grado alcolico, e gli acidi, all’interno del singolo acino. Leggi
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